Comunicazione e ascolto #3
[di Velleda Dobrowolny]
Ascoltare con l’intero essere
Ascoltare è un atto intenzionale che coinvolge tutti i sensi e anche di più. Oltre al livello uditivo registriamo le sensazioni che ci danno le persone nella loro complessità non verbale, come la postura, i movimenti e lo sguardo, reagiamo alle loro emozioni, alla presenza e all’energia che ci trasmettono.
Prestando attenzione a tutti gli elementi della comunicazione possiamo accedere a un livello più sottile di ascolto: l’ascolto intuitivo che va al di là della parola e che può essere sperimentato in relazioni di particolare sintonia emotiva, come fra innamorati per esempio.
Qui si ha un salto di consapevolezza, entriamo nel gioco della risonanza dell’anima.
Non è qualcosa che si può improvvisare, e sforzarsi troppo non serve ugualmente. Ciò che aiuta ad entrare in questa dimensione è la pratica della meditazione nelle sue varie forme, insieme alla chiara intenzione di ascoltare profondamente chi ci è accanto. Si tratta di andare in una direzione diversa dall’azione abituale, verso la ricettività che sopravviene facendo il vuoto nella mente e nel cuore per accogliere l’altro nella sua interezza.
Questa è la base della vera empatia, ed è un esercizio potente, ispirato dalle parole del filosofo cinese:
“L’ascolto che è soltanto nell’orecchio è una cosa. L’ascolto della comprensione è un’altra cosa. Ma l’ascolto dello spirito non è limitato a una facoltà, all’udito, o alla mente.
Perciò richiede di svuotare tutte le facoltà.
E quando tutte le facoltà sono svuotate, allora è l’intero essere che ascolta.
Allora afferrate direttamente ciò che è davanti a voi ma che non può mai essere udito con l’orecchio o compreso con la mente”.
Buon Ascolto!!!
Leggi il primo contributo su Comunicazione e ascolto
Leggi il secondo contributo su Comunicazione e ascolto
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